Plankstetten

Abbazia di Plankstetten,
prima tappa 2024

prima destinazione 2024 del nostro viaggio nelle Abbazie d’Europa: Plankstetten

Parola Declinata: Terra

Baviera, dove il 24 febbraio abbiamo raggiunto la maestosa abbazia benedettina che si staglia sopra una collinetta, nei pressi delle cittadine di Berching e Beilngries. Fondato nel 1129, più volte distrutto e ricostruito durante le vicissitudini storiche della regione, il monastero accoglie oggi 13 monaci, è un centro spirituale e una solida realtà nell’agricoltura eco-sostenibile, riconosciuta non solo in Germania ma a livello europeo. Infatti ha da tempo e con lungimiranza convertito tutte le attività agricole, derivate da 150 ettari di terreno coltivato e da diverse fattorie con relativi allevamenti, alle buone pratiche bio e ad una logica di produzione non intensiva, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. La parola chiave che ha caratterizzato questa nostra prima tappa del secondo anno, non poteva dunque che essere: Terra.

Di tutto questo abbiamo parlato nell’apertura della nostra giornata nel monastero, con il convegno dedicato a “Madre Terra. Realtà bio e agricoltura d’eccellenza in Europa: l’esperienza dell’Abbazia di Plankstetten”.

“Dialogo e cultura sono delle autentiche medicine dell’anima – ha spiegato Livia Pomodoro. – E lo vediamo proprio qui nell’Abbazia di Plankstetten, considerata una regina nell’agricoltura bio: e questo grazie a voi Padri, al vostro impegno e al vostro lavoro”.

L’incontro di studio, presieduto da Livia Pomodoro – titolare della Cattedra Unesco “Food Systems for Sustainable Development and Social Inclusion” presso l’Università Statale di Milano nonché ideatrice di “In cammino” – e coordinato da Claudio Serafini, Direttore di Organic Cities Network Europe, ha visto la partecipazione di Sergio Maffettone, Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera; dell’Abate di Plankstetten Rev.mo P. Dr Beda Maria Sonnenberg; del Coordinatore della BioMetropoli di Norimberga e delle Città del Bio Tedesche Dr Werner Ebert; dell’Assessore all’Agricoltura, Attività Produttive e Commercio del Comune di Fiesole Stefania Iacomi.

Terra e sostenibilità : Organic cities Europe Network

Claudio Serafini, Direttore di Organic Cities Network Europe, ha aperto e moderato il convegno Madre Terra, partendo dal tema dello stretto legame che c’è tra la terra e l’acqua, particolarmente caro allo Spazio Teatro No’hma di Milano. Acqua richiamata anche dal motto dell’Abbazia di Plankstetten: “La vita dalla fonte, dalla sorgente”, che assomma su di sé la tradizione della preghiera, della cura del creato e una moderna concezione della bio-sostenibilità.

Il Console Sergio Maffettone ha portato il proprio saluto istituzionale, rimarcando come i territori giochino un ruolo fondamentale nell’economia della sostenibilità, sull’esempio sia del bio-distretto toscano di Fiesole che di Plankstetten: “Luoghi culturali e di spiritualità, che sono anche degli importanti punti di riferimento economico, oltre che dei presidi del biologico”.

Werner Ebert ha successivamente illustrato la filosofia delle “Città del Bio”, associazione che riunisce tra l’altro le più importanti città della Germania, tra cui Norimberga. Ha posto l’accento sugli stretti legami tra territori, monasteri e città, un legame già evidente nell’antichità e nel Medioevo e che è andato invece perso nel secolo scorso, durante il processo di industrializzazione.

“Se negli anni ’90 Plankstetten fece la propria scelta per la bio-sostenibilità – ha affermato Ebert – questa avvenne più tardi per le città: la svolta bio di Norimberga venne promossa soltanto nel 2003. Oggi siamo a buon punto, ma l’obiettivo è di raggiungere entro il 2026 il 100% del biologico. Nelle scuole è stato di recente avviato il programma “School Food for Change” (SchoolFood4Change), proprio per raggiungere questo scopo. I rapporti della nostra città con l’Abbazia di Plankstetten sono molto solidi, con la commercializzazione e la vendita dei suoi prodotti a Norimberga”.

Ha infine chiuso il convegno Stefania Iacomi, che ha descritto l’esperienza toscana del bio-distretto di Fiesole. L’assessore ha evidenziato come a Plankstetten “l’etica segue la conoscenza. Quella della nostra amministrazione – ha proseguito – è una bellissima avventura di conoscenza sia del territorio, a livello di natura e paesaggio, sia delle persone che posano lo sguardo su quel paesaggio. Perciò l’importanza dell’eticità dei nostri agricoltori. Questo percorso, che ha come prospettiva le future generazioni, è partito nel 2006 dal basso e l’amministrazione di Fiesole si è immediatamente affiancata ai promotori. Tantissime sensibilità erano già presenti nel territorio, non ci siamo inventati niente in definitiva, abbiamo però messo in rete queste aziende. E ciò tenendo presente che in Italia le amministrazioni locali non posseggono in genere nessuna prerogativa o competenza sull’agricoltura. Abbiamo però capito che, per funzionare, devono stare insieme la sostenibilità agricola e quella economica nei riguardi di queste piccole e medie aziende del biologico… Occorre costruire sui territori un’agorà permanente, un centro di discussione tra tutte le parti, sia pubbliche che private”.

L’Abate Beda Maria Sonnenberg

L’Abate Beda Maria Sonnenberg, dopo aver porto il suo caloroso benvenuto alla Presidente Pomodoro e alla delegazione di “In cammino”, ha illustrato la storia più recente dell’Abbazia, che ha condotto i monaci da lui guidati a effettuare, a partire dal 1987, una decisiva e coraggiosa scelta bio.

“Quell’anno – ha spiegato l’Abate – ci siamo resi conto che la nostra foresta si stava deteriorando a causa delle piogge acide. Inoltre la resa delle nostre tenute, per colpa dello sfruttamento eccessivo, non era più sufficiente a sostentarci. Perciò scegliemmo all’inizio degli anni ’90 la strada del biologico. Già nel 1994 eravamo riusciti a convertire le nostre produzioni da un’agricoltura di tipo tradizionale a una ecologica. Dalle coltivazioni siamo passati agli allevamenti, alla panetteria e alla macelleria. Mi ricordo che la discussione al riguardo fu molto accesa e alcuni proprietari nostri vicini ci diedero addirittura dei matti: e qualcuno lo afferma ancora oggi!… Il passo successivo è stata l’istituzione, nel 2005, dell’associazione “Ecologia sul suolo della chiesa” (Oekologie auf kirchengrund) che riunisce una ventina tra monasteri e istituzioni ecclesiastiche bavaresi dediti a un’agricoltura a basso impatto ambientale. Nel 2006, anche i nostri edifici sono stati risanati e resi eco-sostenibili, con un risparmio energetico del 70%. Infine due anni fa, abbiamo avviato i lavori per la costruzione di un grande edificio con le pareti di paglia, completamente isolate, da usare come foresteria per gli ospiti. Le nostre attività hanno dato sviluppo e lavoro anche alle imprese locali del territorio… L’apprezzamento per Madre Terra è quindi sinonimo di apprezzamento e di rispetto per le persone e il loro lavoro”.

Montanari

“Antartide, tra cielo ghiaccio e terra”.

Il racconto di Chiara, ingegnere e prima donna italiana ad aver guidato una spedizione internazionale al Polo Sud, è stato molto intenso e coinvolgente. Tutto nasce dal suo arrivo alla base di ricerca internazionale Concordia, che si trova in cima alla calotta polare, a 4000 metri di altitudine. Qui la temperatura media è di meno 50 gradi centigradi e mette a dura prova gli individui – ingegneri, fisici, donne e uomini di scienza – che vi giungono per effettuare ricerche sull’astronomia, sul clima e l’inquinamento del nostro pianeta. Un mondo capovolto (siamo a sud, proprio sulla punta terrestre dell’emisfero australe) che a volte si annulla, un paesaggio totalmente bianco che costringe chiunque vi capiti a guardarsi dentro, a intraprendere un viaggio interiore nel proprio essere e nella propria umanità, al di là del viaggio vero e proprio compiuto in tali condizioni estreme.

Aneddoti vissuti in prima persona, impressioni ed emozioni narrate da Chiara che hanno coinvolto e catapultato il pubblico di Plankstetten in un ambiente, l’Antartide, fatto di cielo e ghiaccio, dove la linea dell’orizzonte si confonde rischiando così di far perdere se stessi, per ritrovarsi poi in una forma spirituale rinnovata.

“Venite a laudare” - il concerto

Ensemble Micrologus, il quintetto, fondato nel 1984 dai musicisti umbri Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo,
ha presentato in chiusura della densa giornata di incontri e dibattito nell’Abbazia di Plankstetten, un concerto di musiche e canti mariani del
tempo di San Francesco di Assisi, eseguite con antichi strumenti medievali, tra cui la cornamusa, le buccine (lunghissime trombe senza pistoni che riproducono solo suoni armonici), la viola, l’arpa gotica.

Melodie e canti che ci hanno portato piacevolmente indietro nel tempo fino ai tempi della nascita dell’abbazia.

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